Pellicole negative a colori: cosa offre il mercato?

Quando un fotografo si avvicina all’analogico, io per primo, il negativo a colori è forse la scelta migliore per iniziare, in modo analogo anche chi all’analogico vorrebbe ritornare e chi già scatta in analogico sente spesso la necessità di scattare a colori. Spesso però non si sa cosa è possibile trovare sugli scaffali di un negozio di fotografia o su internet. Così in questo articolo cercherò di riassumere per voi cosa offre il mercato delle pellicole negative a colori.

I negativi a COLORI sono i più versatili e il formato più comune di film a colori. Sono tipicamente processati col processo chimico standard C-41, che permette una vasta scelta di laboratori. I prezzi variano molto, ma il mercato offre dai film convenienti per i consumatori e neofiti fino ad arrivare a costose opzioni professionali.

I negativi a colori offrono una maggiore dinamica gamma e latitudine di esposizione rispetto alla diapositiva così come una scelta più ampia di velocità disponibili, attualmente comprese tra ISO 50 e 800. Ciò significa che i negativi a colori possono essere utilizzati nel modo più vario, a seconda delle condizioni di luce e sono molto più indulgenti per quanto riguarda sovra o sottoesposizione, fornendo più latitudine per essere spinti o tirati quando serve.

Cosa offre il mercato?

Kodak

Il mercato delle pellicole negative a colori è molto dominato dall’americana Kodak. Che, nonostante il fallimento del 2011, ha saputo riprendere la rotta e offrire sia al consumatore che al professionista pellicole che vanno dal ColorPlus, Gold e UltraMax orientati al budget, all’eccezionale grana Ektar e il famosissimo Portra per il livello professionale. I prezzi variano molto, ma la cifra di accesso a queste pellicole è di 2,50€ per una ColorPlus fino a circa 15€ di una Portra.

Fujifilm

L’offerta di negativi a colori della concorrente Fujifilm, dopo l’interruzione della produzione di Natura 1600, Superia Venus 800 e l’economico ma ottimo C200, è invece molto più limitata rispetto il tempo passato Fujifilm sul mercato occidentale, offre ancora un paio di pellicole negativi a colori molto interessanti come la Pro400H e Superia X-TRA 400. Entrambe, sebbene con prezzi diversi, orientate più a un uso professionale che per il fotoamatore. Il mercato orientale invece possieda ancora Superia Premium 400 e Industrial 100, che però non essendo commercializzate da noi, sono acquistabili quasi esclusivamente in rete. Il prezzo di accesso al mondo delle pellicole Fuji è molto più alto, avendo eliminato la scelta economica, e si attesta suoi 7,50€ a pellicola per una Superia X-TRA400.

Lomography

Lomography sembra aver creduto molto nelle pellicole a colori e offre negativi a colori molto apprezzati. La loro gamma di pellicole sembra essere costruita più attorno alla gamma dei colori che possano appassionare giovani foto-artisti che ad un’offerta professionale. Infatti, essa varia dal LomoChrome Metropolis XR, con una tavolozza di colori tenui, fino ad un’eccentrica LomoChrome Purple XR. In passato l’azienda ha anche rilasciato pellicole come LomoChrome Turquoise, Redscale XR e X-Pro, tutte in tiratura limitata e che potrebbero essere ancora disponibili se si cerca abbastanza intensamente. I prezzi variano molto e quindi non mi sento di segnalarvi un prezzo di accesso.

CineStill

Un altro marchio che si è ritagliato la sua fetta di mercato è la statunitense CineStill. Essa non è proprio un’azienda produttrice in quanto il suo film è un Kodak Vision3 picture film a cui è stato eliminato lo strato remjet, quello strato che nelle pellicole cinematografiche funge da filtro antistatico, antigraffio e antialo. Questo fa sì che essa sia normalmente sviluppabile in C-41 da qualsiasi laboratorio. L’offerta è ovviamente limitata e si compone di due pellicole a colori, la 50D bilanciata per luce diurna e la 800T bilanciata per la luce al tungsteno. Qua il prezzo di accesso è più elevato e parliamo di 12€ a pellicola.

In conclusione

In chiusura di articolo mi sento di fare una considerazione che dipende dalla mia esperienza quinquennale nella fotografia analogica. Oggi è molto difficile trovare un laboratorio che vi faccia uno sviluppo fotografico in c41 perfetto, ancora più difficile trovare qualcuno che vi faccia una scansione perfetta, questo si traduce in un appiattimento del divario tra i risultati delle pellicole professionali e quelle consumer. In questo senso mi sento di consigliarvi di prendere la pellicola che abbia un buon rapporto qualità-prezzo, senza sottovalutare le pellicole più economiche. Sperimentate perchè esse hanno delle rese cromatiche molto differenti e per quanto in post-produzione sia tutto risolvibile e cambiabile avere subito l’immagine che si vuole è preferibile.

Spero abbiate trovato questo articolo interessante e sopratutto utile. Non dimenticate di condividerlo con gli amici e per chiarimenti o suggerimenti scrivetemi.

Alla prossima e Buoni scatti!

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