Leica MP240: Perché comprarla, Perché no!

Quando è uscita nel 2014 rappresentava l’apice di tutta la produzione Leica fino a quel momento. Poi però sono passati gli anni e dunque è stata “superata” dalle m10. Ma è stata davvero superata?! Andiamo a scoprirlo in questo articolo Perché comprarla, Perché no!

Quanto conta lo stile?

La base è una normale Leica M240, dunque è bella da vedere e facile da usare. È disponibile in colorazione argento o ancora più bella laccata nera, che col tempo promette di mostrare le ottonature e dunque di avere una fotocamera unica e personale.

Come è la dotazione?

Essendo una Leica le funzionalità sono all’osso. Eredita dalla sorellina M240 il telemetro, live-view, un nuovo processore d’immagine e un sensore a pieno formato. A questo si va ad aggiungere nel modello MP, dove la “p” dovrebbe stare per “professionale”, 2gb di buffer, uno schermo protetto da vetro zaffiro antigraffio ed infine il ritorno della levetta per la preview delle cornicette del telemetro. Insomma, c’è tutto quello che qualsiasi appassionato del bollino rosso potrebbe desiderare, a parte il bollino rosso, che per discrezione in questo modello proprio non c’è.

Come fotografa?

La Leica mp240 è una macchina davvero ottima, con un sensore a pieno formato che non ha paragoni. Riesce a fotografare producendo immagini spettacolari da 200ISO fino a 3200ISO, in pratica quasi l’intera latitudine di pellicole disponibili in commercio. In oltre il sensore può essere tirato a 100ISO o spinto fino a 6400ISO con qualche perdita di contrasto tirandolo e un aumento di grana spingendolo. Tra i 400 e gli 800 ISO dà il meglio di sé mostrando una latitudine del sensore che è davvero ottima. È in grado di produrre file DNG molto puliti e lavorabili, ma anche con i JPG non se la cava male, questo grazie a una grande personalizzazione dei parametri d’immagine in macchina e, per i più pigri come me, a tre stili preselezionati (vivace-tenue-bianco&nero). L’unica pecca può essere l’esposimetro che va un po’ conosciuto, soprattutto per chi arriva dalle reflex.

Quale è il suo campo ideale?

Il suo campo ideale è sicuramente quello della fotografia di strada, del reportage e del ritratto. Questo soprattutto per le focali proposte dal telemetro (28-90, 35-135, 50-75) e per gli ottimi obbiettivi che in quelle focali Leica e gli altri produttori ci offre. Non avendo autofocus è veloce quanto è veloce il suo proprietario a girare la ghiera della messa a fuoco, questo nella pratica significa, nonostante uno scatto continuo di 3fps, un’operatività generale più soft e ne esclude l’uso intenso per fotografia d’azione. Il liveview introduce viceversa campi interessanti per questa macchina come lo stillife più macro (con adattatore ed obbiettivo) e fotografia di architettura-panorama.

Quanto costa?

Oggi i prezzi sono molto scesi da quando è uscita nel 2014 e ne risulta una macchina che con i suoi 3000€ di media sull’usato è nella sua categoria la più competitiva e la macchina ideale per entrare nel mondo delle Leica digitali.

Difetti?

È sicuramente una macchina eccellente che offre tutto quello che serve ad un fotografo che già possiede Leica, ma per chi non lo è servirà qualche tempo per abituarsi. Inoltre, il peso non proprio da piuma spesso si fa sentire. La selezione delle ISO è un po’ macchinosa e non bisogna farci la mano.

Conclusioni

Leica con questo prodotto ha davvero fatto un ottimo lavoro e lo dimostra il fatto che è ancora attuale oggi a più di 7 anni di distanza. Se si guardano le caratteristiche la MP240 è davvero simile ad una M10 e non ha nulla da invidiarle. Quando si inizia ad utilizzarla le immagini prodotte sono davvero eccezionali, Ma il prezzo e la mancanza di alcune funzioni oggi ritenute irrinunciabili potrebbero deludere alcuni fotoamatori.

In definitiva: facile da usare e bella da vedere, ma non per tutti!

Inserisci i tuoi commenti all'articolo

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.